Per Pasqua regalati un’indimenticabile esperienza nei magici panorami delle Alpi tra Italia e Svizzera. Molto di più di un collegamento ferroviario, la tratta tra Tirano e Thusis della Ferrovia Retica è inserita dal 2008 nella lista dei patrimoni mondiali dell’Unesco (e dal 2014 è diventata un e-book gratuito!)
Oggi ti parlo ancora di lui, il Trenino Rosso del Bernina.
Premetto che la mia vita è profondamente legata al Trenino del Bernina da quando ero bambina. D’altro canto sono nata a Tirano e cresciuta a due passi dalla stazione svizzera e fin da piccola, osservando i treni che andavano e venivano, ho iniziato a sognare di viaggi. Sulle ginocchia sfoggio ancora le cicatrici di quando, con la ruota della prima bicicletta, mi sono infilata tra i binari del Trenino Rosso dalle parti della Basilica di Tirano. Un segno del destino? Forse.
Le tante escursioni a bordo degli immacolati vagoncini rossi in compagnia di amici da tutto il mondo, richiamati in Valtellina dalla fama del Bernina Express, me lo hanno reso familiare, quasi uno di casa. Credimi, persino l’odore del Trenino Rosso mi è familiare. Su questo ha proprio ragione Paolo Rumiz, che ne “La leggenda dei monti naviganti” lo descrive così:
“il trenino rosso lo riconosci prima dall’odore…se lo avvicini a occhi chiusi fiuti sapone di Marsiglia, legno d’abete, cioccolata espresso. Solo dopo queesta degustazione olfattiva è lecito aprire gli occhi”.
Se segui il mio blog sai già che sono una guida turistica, che al Trenino Rosso e a mio figlio Michele ho dedicato nel 2006 il racconto “Il favoloso viaggio del buffo Trenino Rosso e del coraggioso bambino Michele” , da cui è nato il libro di favole “I favolosi viaggi del bambino Michele”. E per completare il curriculum, Le stanze del trenino Rosso è il nome scelto da me e da mio marito per il nostro b&b di casa, una nuovissima foresteria di design che abbiamo aperto qualche mese fa nel cuore del centro storico di Tirano, a due passi dalla stazione di partenza del Trenino Rosso.
Per questo motivo ogni tanto ripesco questo post, in primis per rispondere alle domande dei moltissimi viaggiatori del Trenino Rosso. Il mio è un racocnto intessuto di vissuto personale e di altrettanta passione, perché questo viaggio non può mai essere ridotto ad un semplice trasferimento in treno. Sappi che si tratta di un’esperienza unica e indimenticabile per gli occhi e per il cuore, che ogni volta mi regala emozioni profonde e difficili da descrivere a parole. Ogni singola curva, ogni viadotto e galleria rivelano ogni volta nuove sorprese, sensazioni e sfumature sempre diverse con il trascorrere delle ore durante la giornata o con il mutare delle stagioni.
Insomma, questo è un viaggio da fare prima di tutto con il cuore e da ripetere più volte, sapendo che, mai come in questo caso, “la meta è il viaggio“.
Pacchetto “Pasqua 2018 in Valtellina”
Se questo post ti ha incuriosito, ti segnalo che l’agenzia viaggi Visit Valtellina ha messo a punto un pacchetto ad hoc che prevede pernottamento in b&b o hotel convenzionato con formula di mezza pensione. Per richieste di informazioni, per richiedere il programma dettagliato di questa offerta e per prenotazioni contatta Visit Valtellina all’indirizzo: info@visit-valtellina.com o telefona da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 al numero 0342-705619.
Stay tuned!
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About
Post scritto da Stefania Stoppani. Guida turistica, travel designer, sommelier, ma soprattutto viaggiatrice e trekker appassionata. Co-founder di In Valtellina srl, mi occupo professionalmente di turismo, destination marketing ed eventi tra Italia e Svizzera. Scrivo di Valtellina dalle finestre del mio b&b nel centro storico di Tirano (www.lestanzedeltreninorosso.it). Su twitter sono @stefistoppani – web sites: www.treninodelbernina.com www.in-valtellina.it
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Source: In Valtellina